La Storia di un alpinista esemplare: Raffaele Carlesso (1908 – 2000)
Fin dalla giovanissima età scalò diverse cime delle cosiddette Dolomiti di sinistra Piave, con itinerari di grande difficoltà!
Nacque a Costa di Rovigo, terzogenito di Pietro, maresciallo dei Carabinieri e di Bartalotta Concetta. Da bambino si trasferì a Vittorio Veneto e a 12 anni a Pordenone. Grande amante della montagna e dell'alpinismo! E' stato un riferimento importante per generazioni di alpinisti ed esempio di grande ardimento! Operaio tessile, studiò alle scuole serali per ottenere il diploma tecnico commerciale. Chiamato alle armi nel 1928, inserito nell'8° Regg.to Alpini di Tolmezzo, nominato istruttore militare di roccia. Partecipò alla nazionale di sci da fondo e da solo salvò la vita a due commilitoni sulla Piccola di Lavaredo, rischiando di morire assiderato.
Dal 1932 al 1940 si spostò in Veneto per lavorare nei lanifici di Schio e Valdagno. Aprì una lunga serie di vie nuove, in particolare nel Gruppo delle Piccole Dolomiti Vicentine e nel Gruppo della Civetta. Nel periodo bellico, venne mandato in Sardegna alla direzione di una fabbrica di tessuti e coperte per l'esercito. Rientrato a Pordenone nel 1946, avviò un commercio di tessuti. Riprese un'attività alpinistica di rilievo fin oltre la soglia degli 80 anni. Morì a Pordenone a 91 anni dopo una vita dedicata alla famiglia, all'alpinismo, al lavoro.
Nel 2001, al margine destro del "Paretone", a cura del Comune di Budoia, della Sezione Cai di Pordenone e degli alpinisti pordenonesi, è stata collocata un targa bronzea in memoria di Raffaele Carlesso (1908 – 2000).