La Chiesa parrocchiale di Sant’Andrea
Oltrepassando la Piazza di Budoia possiamo ammirare la Chiesa parrocchiale di Sant’Andrea, risalente al 1299. Essa faceva parte della Signoria dei Polcenigo e della Pieve di S. Maria di Dardago.
In seguito, venne concesso di celebrare la Messa ma, solamente nel 1795, i Budoiesi posero la prima pietra per edificare la loro Chiesa parrocchiale di Sant’Andrea.
Venne incaricato l’architetto Antonio Aprilis per il disegno del progetto. I lavori procedettero velocemente ma si arrestarono a causa della caduta della Repubblica di Venezia (1797).
I lavori ripresero nel 1832, sotto la direzione del lapicida Matteo Tres Pallotta di Budoia. Egli modificò il disegno originale di Aprilis, completò la chiesa e ornò la facciata con bei capitelli di pietra, ancora visibili! Il 29 novembre 1834, la chiesa fu aperta al culto e, nel 1840, fu completata la facciata (capitelli del Pallotta) e nel 1845, vennero terminate le due cappelle laterali (nel 1851, sarà finita la terza cappella del Crocifisso). Nel 1875 la chiesa, rifinita nelle murature, venne consacrata.
L’edificio è a pianta rettangolare con ai lati altari con volte a botte. L’abside è a catino e il soffitto, a navata, presenta quattro vele in corrispondenza delle finestre. La chiesa è stata splendidamente decorata da vari autori tra la fine del XIX secolo e ultimata alla metà del XX secolo, interpretando il gusto dell’epoca. Si evidenziano in essa i dipinti di Lorenzo Bianchini, di Udine (1891: figure di evangelisti, dottori) e del friulano Lorenzo Rigo (1895: Adorazione dei pastori e Apparizione di Gesù all’Apostolo Tomaso).
La chiesa è ricca di stucchi e affreschi tra i quali risalta, per qualità, l’opera di Alberto Marioni da Ponte (1836/1915). L’artista affrescò, nel 1898, il Giudizio Universale sul soffitto della Chiesa. Dello stesso autore, sopra la porta maggiore, Gesù Cristo risorto appare a Santa Maria Maddalena.
All’interno della cappella di sinistra, nell’altare del crocifisso (opera del Pallotta), è inserita la stupenda scultura in marmo bianco del Cristo in Croce del vicentino Orazio Marinali (1643-1720) che ritrae un “Cristo vivo in atteggiamento supplice verso il Padre”; con stile plastico tipico del barocco.
Imponenti le opere lignee che decorano la chiesa, realizzate da Angelo Rosa nel 1882: cantoria e orchestra, quest’ultima decorata con rami e rose intagliate, angeli con tromba e altri stucchi e dorature, opera di scultori locali. Nella cassa armonica è collocato infine l’organo storico, a 23 canne, costruito da G. Bazzani nel 1890. Sull’Altar Maggiore le statue dei Santi Andrea e Giacomo sono opera di Giuseppe Miniatelli di Stevenà (1884).
Tra le opere d’arte antiche ricordiamo un interessante olio su tela con soggetto, l’Adorazione dei pastori, di scuola bassanese, databile alla fine del ’500. Vicino alla chiesa, si innalza il campanile, eretto a partire dal 1774, opera di maestranze locali.
[ Fonte: http://bellezzedimenticate.it/ ]